Pensieri

Questa pagina è finalizzata alla raccolta di riflessioni e pensieri che sorgeranno durante il cammino. Sarà aggiornata giorno dopo giorno con i pensieri che vorranno essere condivisi anche in forma anonima!

 

Per i primi passi si cerca di attenersi alle aspettative create al momento della partenza, quindi via con domande esistenziali e discorsi filosofici; poi però, non trovando risposte ma solo altre domande o dubbi si comincia ad avere l’impressione di lasciarsi scivolare tutto addosso e nel momento del confronto con i tuoi compagni, ti sembra addirittura di vivere un cammino qualitativamente inferiore. Più cammini però, più ti accorgi che oltre ai km, quello che ti lasci alle spalle è anche questa sensazione, la convinzione che esista un cammino giusto o delle regole precise per viverlo, un km giusto da cui partire o una città esatta in cui arrivare. Santiago infatti non è altro che un’altra Sarria, Arzua, Portomarin, Reggio Emilia…e il tuo cammino non inizia nel momento esatto in cui esci dall’ostello e muovi i primi passi in territorio spagnolo, no, inizia molto prima. Nei primi giorni, mentre cercavo di dare un significato ai miei passi, mi sono accorta di allontanarmi sempre di più da quel vecchio cammino un po’ soffocato dalla polvere della quotidianità per avventurarmi invece in uno più fresco, decisamente più pulito. E la spolverata di questo cammino ha portato alla luce persone nuove con le quali condividere pensieri o emozioni, ha dato un nuovo assetto ad amicizie vecchie, ma soprattutto, ha saputo farmi riscoprire il valore di un gesto o di uno sguardo.

Elly M.

Il CAMMINO DI SANTIAGO è UN’ESPERIENZA MOLTO INTIMA E INTROSPETTIVA CHE TI PORTA ALLA RICERCA DELLA SEMPLICITà E DELL’ESSENZIALE E DENTRO DI TE NELLE COSE E NELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI.

JANFER

Il sapere di viaggiare senza essere mai soli, ma sempre a fianco di centinaia di persone, verso un unica meta e in un unico cammino per centinaia di chilometri è impagabile. Una prova unica di cosa siano capaci la fede e la determinazione umane.

Bedo

 

Per me partire è sempre un pò complicato, perché a casa, con le proprie cose e con le proprie abitudini ci sto bene. Ma devo dire “grazie” a ognuno di voi perché avete reso speciale questo mio Cammino, mi avete fatto venire voglia di non tornare a casa, perché solo le persone che ti fanno sentire a casa e questo viaggio me lo ha provato ancora una volta.

Franci Baldini

 

Camminare, mettersi in movimento implica, in certi casi, fare fatica. Ed è proprio in questa condizione che il cammino permette di fare “pulizia” nella testa e nel cuore da tutti quei pensieri che crediamo essere importanti, ma che in realtà non lo sono. Facendo pulizia riusciamo a vedere e concentrarci su quel poco a cui davvero teniamo e su cui davvero vogliamo lavorare e andare a fondo.

Lino

Sono partito con molte fatiche personali, ma questo cammino mi ha permesso di pulirle e di focalizzarle per intervenire e venirne a capo. Inoltre ho potuto vedere come la comunità mi ha aiutato ad arrivarci in fondo dal punto di vista fisico. La forza che ognuno di noi ci ha messo per arrivare a dispetto del dolore e della fatica è stata di grande ispirazione per tagliare ogni giorno il traguardo della tappa. Un’altra cosa che porto a casa è la frase che ho letto su una maglietta a Santiago. Non c’è gioia senza sofferenza. Traducendola nel contemporaneo credo sia una bella ispirazione perchè siamo troppo abituati ad avere le cose facilmente e ne perdiamo il vero senso gioso.

Maino